Il Catania soffre ma conquista i tre punti

Il Catania contro il San Luca tocca con mano il campionato di serie D: un limbo dal quale bisogna scappare al più presto. Davanti al pubblico delle grandi occasioni, circa quindicimila spettatori, se la gioca a viso aperto contro i calabresi del San Luca.

Una partita che, sin dalle prime battute, non si dimostra per niente facile. Di fronte al Catania una squadra coriacea che vende cara la pelle. Il Catania sin dai primi minuti di gioco tenta la via del gol ma non riesce a sfondare il muro eretto dal San luca. Il gol del Catania arriva al tredicesimo del primo tempo grazie al catanese Francesco Rapisarda che intercetta sotto porta un pallone sporco mettendolo in rete.

A quel punto la partita scivola via senza particolari emozioni fino al quando, al 55esimo, l’estremo difensore del Catania atterra un avversario in area di rigore e rischia di vanificare tutto. Carbone, capitano del San Luca, realizza dal dischetto il gol del pareggio e riapre la partita. Il Catania a quel punto ricomincia a macinare il gioco cercando, in più di una occasione, la via del gol senza particolari fortune.

L’inezia della partita cambia con le sostituzioni. Proprio uno dei subentrati Marco Palermo conquista all’83esimo un prezioso calcio di rigore che viene trasformato da Andrea Russotto.

Una partita brutta caratterizzata dal nervosismo in campo con tanti ammoniti e gioco spezzettato a causa di continue risse. Una partita che ci cala inevitabilmente nell’inferno della serie D. Alla fine, comunque, contava vincere e il Catania c’è riuscito mantenendo la vetta della classifica. Complimenti, comunque, al San Luca che è arrivato al Massimino senza timori giocandosela a viso aperto.

Una vera e propria battaglia in campo che, a tratti, ha permesso, di apprezzare le giocate di alcuni giovani talentuosi etnei. Tra questi senz’altro Chiarella, talento puro che meriterebbe ben altri palcoscenici. Tra i rossazzurri sugli scudi anche Andrea Russotto che ha siglato il gol della vittoria e il catanese Francesco Rapisarda tutto grinta e cuore. (Foto Catania SSD)

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