Domenica 26 febbraio, alle ore 17, a Zo Centro Culture Contemporanee, piazzale Rocco Chinnici, a Catania va in scena lo spettacolo ‘Il Pifferaio Magico’, prodotto dalla compagnia calabrese TeatroP. Rappresentazione teatrale all’interno della rassegna per le generazioni future, ‘Il teatro dei giganti’.
Antonella Caldarella e Steve Cable, promotori e ideatori della rassegna ‘Il teatro dei Giganti”, ospitano nuovamente la compagnia del teatroP perché “In questa maniera si forma una miscellanea di energia positiva e di confronto artistico, creando un circolo virtuoso dove a beneficiarne è, soprattutto, il nostro pubblico formato da famiglie e dai figli cioè le generazioni future che godranno del teatro”.
Parola, musica e disegno sono le tre metodologie narrative che vengono utilizzate. Il testo è stato scritto in rima con l’intento di giocare con la lingua italiana e con la sua musicalità. Si tratta di un’opera di riscrittura nata anche dal confronto con le scuole e da una nuova interpretazione dei testi originali della famosa favola, scritta dai fratelli Grimm. La musica è inedita, eseguita dal vivo da un musicista e attore con strumenti a percussione, fiati e un vibrafono mentre i disegni sono eseguiti con l’innovativa tecnica della sand art. I disegni di sabbia appaiono, scompaiono e si trasformano al ritmo della musica e al suono delle parole.
È la storia di un piccolo uomo, un pifferaio che con la musica riesce a salvare e allontanare dalla città di Hamelin dall’invasione dei topi. Ma, quando, i cittadini non rispettano gli accordi presi, il pifferaio pensa bene di portare con sé tutti i bimbi della città Nella riscrittura del testo il magico pifferaio conduce i bimbi in un’isola fantastica e molto conosciuta: l’Isola che non c’è.
Le avventure della città di Hamelin insegnano ai bambini che è molto importante rispettare i patti e non agire solo per interesse personale. Un racconto costruito da metafore che alludono a determinati ideali e riproducono modelli di comportamento. I topi riflettono l’immagine di una città un po’ ammalata, sporca e inquinata. Il pifferaio, figura misteriosa, rappresenta colui che potrebbe portare di nuovo l’ordine in città. Lo spettacolo performativo stimola i ragazzi alla lettura e all’esercizio dell’immaginazione. La sand art contribuisce a introdurre un’educazione all’immagine e una visione estetica del racconto.
Lo spettacolo è stato rappresentato in molte città italiane: al Teatro Sociale di Como, “Sociale Famiglie”, al “Festival Nazionale del Teatro Ragazzi G. Calendoli” di Padova, al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti di Spoleto, al Teatro Stimate di Verona, al Giardino del Museo Ridola di Matera, al Roots di Catania, e ancora ad Avezzano, Pordenone, Paulilatino e Bari.