Negli ultimi anni, periodicamente torna d’attualità, il dibattito sul collegamento urbano tra la città di Catania e i Paesi etnei. Eppure finora sono solo state spese parole su una situazione da Terzo mondo. Da una parte proseguono i lavori per il prolungamento della linea metropolitana verso Misterbianco e Paternò. Ma verso i comuni etnei ancora nulla. Negli ultimi giorni, tuttavia pare che, finalmente, qualcosa cominci a muoversi. E’ ritornato attuale, infatti, il dibattito sull’Etnarail, una monorotaia, che permetta di collegare Catania velocemente con alcuni paesi etnei. In effetti è assurdo che comuni come Gravina di Catania, San Giovanni La Punta, Tremestieri Etneo e Mascalucia, che insieme hanno una popolazione residente di oltre 100.000 abitanti al pari di un importante capoluogo di provincia, non abbiano una rete di trasporti che possa collegarli velocemente con la città di Catania. Le responsabilità di questa situazione sono attribuibili a tanti, ma forse in questa fase più che trovare colpevoli sarebbe opportuno trovare soluzioni al problema. Il sindaco di Catania, nei giorni scorsi, ha incontrato il Ministro per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna. In quella occasione, il primo cittadino di Catania ha ribadito al Ministro Carfagna la volontà di inserire “L’Etnarail” tra le 3 proposte prioritarie da realizzare nell’immediato futuro. Le altre sono lo Zes e l’interramento dei binari per liberare la costa catanese. Per quanto riguarda l’Etnarail il sindaco Pogliese ha detto: ‹‹Si tratta di un progetto importantissimo e pertanto va tenuto nella massima considerazione. Si tratta di due linee in monorotaia perfettamente compatibili con l’ambiente che permetterebbero di collegare velocemente la città di Catania con i paesi etnei. Il costo stimato del progetto – prosegue il sindaco Pogliese – è di 480 milioni di euro. Si potrebbe iniziare finanziando il primo tratto della linea che permetterebbe di collegare la città di Catania con Gravina e Mascalucia. Un primo passo importantissimo per questo progetto…››. A questo punto è lecito domandarsi se sia la volta buona per dare vita a questa opera o se si tratti dei soliti proclami elettorali? Un progetto importantissimo della mobilità urbana ma, soprattutto, nello sviluppo ecosostenibile del territorio. Un opera che porterebbe benefici economici a tutta la comunità etnea. Come si dice in questi casi: ai posteri l’ardua sentenza…