Valverde, ex compagno violento viola divieto di avvicinamento, arrestato in flagranza dai carabinieri

All’ennesimo episodio di minaccia la vittima, una 38enne di Valverde, ha chiesto aiuto ai Carabinieri della Stazione di Aci Sant’Antonio che, sulla base degli indizi raccolti comunque da verificare in sede giurisdizionale, hanno arrestato in flagranza il suo ex compagno 47enne, ritenuto responsabile di violazione del divieto di avvicinamento alla parte offesa.

Erano circa le 9:45 quando la donna, in preda al panico, ha chiamato la caserma dei Carabinieri di Aci Sant’Antonio, riferendo al militare di servizio di aver riconosciuto l’ex compagno sotto la propria abitazione, in violazione del divieto di avvicinamento. La donna si era accorta della sua presenza affacciandosi casualmente dal balcone, quando si è sentita improvvisamente insultare e intimidire con gesti minacciosi da parte dell’uomo, che inveiva contro di lei incurante delle restrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria.

La pattuglia, già presente sul territorio per un servizio perlustrativo finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati, è stata immediatamente allertata dal Carabiniere che aveva ricevuto la segnalazione telefonica. I militari, consapevoli che un intervento tempestivo fosse fondamentale per tutelare l’incolumità della vittima, si sono velocemente diretti verso l’abitazione indicata e, nel giro di una manciata di minuti, hanno raggiunto il luogo segnalato.

Gli operanti, che ben conoscevano le pregresse vicende che avevano portato alla separazione della coppia e alla successiva emissione della misura cautelare a carico dell’uomo da parte del GIP del Tribunale di Catania, non hanno faticato a trovare effettivamente il 47enne proprio sotto casa della donna. Alla vista dei Carabinieri, l’uomo ha tentato invano di nascondersi dietro l’autovettura dell’ex compagna, nel goffo tentativo di eludere il controllo.

Inutile ogni tentativo dell’uomo di giustificare la propria presenza in quel luogo, dove si era recato, spinto dalla gelosia, nel tentativo di scoprire se nella casa della sua ex compagna ci fosse un altro uomo.

Gli investigatori lo hanno quindi bloccato e messo in sicurezza, impedendogli qualsiasi contatto con la vittima. Nel frattempo, durante gli accertamenti, i Carabinieri hanno raccolto la denuncia della donna, che ha riferito quanto accaduto appena due giorni prima.

In quella circostanza, l’uomo si era presentato presso l’ufficio dove lei lavora, l’aveva aggredita con uno schiaffo e minacciata di morte pronunciando la frase: «Comu ti viru cu nautru t’ammazzu!!!». Dopo essere riuscita a scappare, la donna aveva poi scoperto che l’uomo le aveva rigato con una chiave la fiancata destra dell’autovettura.

La donna ha spiegato ai militari di non aver denunciato subito l’accaduto, nella speranza – purtroppo vana – di non coinvolgere i figli minorenni. Questa scelta, però, ha finito per rafforzare nell’uomo la convinzione di poter agire senza conseguenze, spingendolo a proseguire nella propria condotta persecutoria.

Così, sentendosi impunito e sempre più accecato dalla gelosia, il 47enne è arrivato, appunto,  a presentarsi sotto l’abitazione della ex compagna, violando apertamente la misura cautelare.

L’uomo è stato quindi arrestato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziari che convalidatone l’arresto, ferma restando la presunzione d’innocenza degli indagati valevole ora e fino a condanna definitiva,  ha emesso nei suoi confronti una misura cautelare che dispone la sua sottoposizione ai “domiciliari”, con applicazione del braccialetto elettronico.

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