Il Catania perde in casa, 1 a 0, l’andata dei play-off nazionali contro il Pescara. Un risultato decisamente bugiardo che non riflette quello che realmente si è visto in campo. La squadra di Toscano avrebbe meritato ben altra sorte, ma a volte il dio del pallone è ingiusto.
E’ stata una vera battaglia calcistica che il Catania ha saputo ben interpretare sin dai minuti iniziali del match. I ragazzi di Toscano ci hanno messo gambe e intensità, mettendo in difficoltà gli abruzzesi con un pressing asfissiante. Al Catania, nel primo tempo, è mancato solo il gol, con i rossazzurri che hanno imbastito diverse occasioni da rete.
Un po’ diversa la ripresa con il Catania meno intraprendente e più statico rispetto alla prima frazione di gioco. Probabilmente il Catania, nella ripresa, ha pagato i cambi adottati da Toscano. Sturaro, ad esempio, è sembrato più statico rispetto a Quaini. L’ex giocatore del Genoa ha sofferto il dinamismo e la vivacità dei giovani centrocampisti del Pescara.
Una partita giocata, comunque, da entrambe le squadre a viso aperto, anche se il Catania ci ha provato di più a vincerla ma il calcio, talvolta, è beffardo. Così, all’86esimo, mentre gli etnei le provavano tutte per sfondare la porta del Pescara, arriva il gol degli abruzzesi, una vera e propria doccia fredda. Bravo il Pescara che è riuscito a sfruttare, con particolare cinismo, l’unico svarione difensivo del Catania.
Matteo Di Gennaro perde una palla velenosa che finisce tra i piedi di Merola, l’attaccante s’invola verso la porta del Catania e insacca, con un perfetto pallonetto alle spalle di Dini. Un gol che ha ammutolito il Massimino e ha mandato nello sconforto i tifosi. Un gol pesantissimo che rende davvero difficile la qualificazione per gli etnei. Ma nella vita nulla è impossibile e il Catania, nelle ultime partite di campionato, ha dimostrato che sa giocarsela meglio in trasferta piuttosto che in casa. Quindi sperare è lecito, ci sono ancora 90 minuti di partita da giocare.