S’intitola Abitare il sogno la terza edizione del Festival dell’autobiografia tra esplorazioni del sé e visioni oniriche, ideato e diretto da Lucia Caruso, organizzato dall’associazione L’albero Filosofico di Catania con il patrocinio del comune di Catania. Il festival è articolato in 3 giornate, dal 29 al 31 maggio 2025 e si svolgerà nei locali della biblioteca Bellini in via Antonino di Sangiuliano, 307 a Catania.
LA VITA COME NARRAZIONE TRA VISIONI ONIRICHE E SCRITTURE
“Sogno come “poesia involontaria”, modello di ogni poesia, ma soprattutto della fiaba e del romanzo, e della creatività artistica in generale: in tutti i popoli ricchi di fantasia i sogni sono straordinariamente potenti e probabilmente essi furono anche le prime muse dell’arte poetica. I sogni ci aiutano a portare alla luce i segreti e le inclinazioni più recondite del cuore umano, ma anche le sue mancanze o negligenze, come vere e proprie “voci” della coscienza: il più grande poeta del Romanticismo, Novalis, dirà: «Noi sogniamo di viaggi attraverso il cosmo: ma non è il cosmo in noi? In noi o in nessun luogo è l’eternità, con i suoi mondi, il passato e il futuro». Il sogno è spesso significativo e profetico, è il perfetto drammaturgo che orchestra i ruoli delle immagini interiori. Freud lo aveva indicato come la via regia che porta alla conoscenza dell’inconscio e Jung aggiungerà che tanto altro può esserci nei sogni: essi possono contenere verità inesorabili, sentenze filosofiche, illusioni, fantasie selvagge, ricordi, progetti, anticipazioni, come anche visioni telepatiche, esperienze irrazionali e Dio sa cos’altro ancora! Il sogno è esperienza comune a tutta l’umanità fin dai suoi albori: abbiamo bisogno del cibo e dell’aria per sopravvivere, ma perché abbiamo bisogno di sognare?”.
LA DICHIARAZIONE
“Sono i sogni, nella loro accezione più intima, il tema centrale della terza edizione del Festival dell’autobiografia: sogni che si presentano densi di atmosfere, di colori e di chiaroscuri, pervadendo la nostra vita notturna alla scoperta della parte più autentica. L’evento, si propone di immergerci in questo affascinante e misterioso mondo caratteristico dell’ora notturna, quella in cui, con il silenzio e l’oscurità che le è propria, i nostri fantasmi cominciano lentamente a fuoriuscire dall’inconscio, per illuminarci o inquietarci, rallegrarci o intristirci, aiutarci a trovare delle soluzioni per le difficoltà del mondo che ci aspetta al risveglio. In una parola: completarci. Siamo destinati a rincorrere all’infinito il significato del sogno e, con esso, delle nostre esistenze, a trovarvi nuove verità, perché in fondo è questa l’essenza dell’uomo.
Numerosi laboratori accompagneranno queste tre giornate, per dar modo ai partecipanti di dar voce a quella parte più profonda di sé che la narrazione scritta e pittorica di un sogno può rappresentare. Partendo dalla visione di alcuni dipinti metafisici ogni partecipante individuerà l’opera più adatta alla propria espressione onirica, perché come sostiene Maria Zambrano, in “Dire luce. Scritti sulla pittura”, […] Dal sogno la pittura ha la sua nascita. Perché essa è nata nelle caverne […]. La pittura dunque come istante, come accadimento, con i suoi fantasmi, come quelli dei sogni, di cui rappresenta l’alveo più adeguato al proprio fluire. I sogni, infatti hanno bisogno di salvarsi. E un sogno salvato è un sogno visibile, sì, tanto più se ciò è conseguenza del suo essere entrato nel mondo della realtà. Che è quello del tempo; del suo essere stato salvato ad opera del tempo. Perché il tempo è salvatore […]. Ed ancora nei “Luoghi della pittura”, Zambrano ci dice che […] “saper guardare un’icona significa liberarne l’essenza, portarla alla nostra vita”. Ed è in questo rapporto di reciprocità e fusione che le nostre immagini oniriche riaffiorano dando voce alla nostra parte più autentica, in quella che Platone definisce come “il dialogo silenzioso dell’anima con se stessa”, dichiara Lucia Caruso, Presidente dell’Ass. L’Albero Filosofico.
L’ANTEPRIMA DEL LIBRO “L’INCONSCIO E IL SOGNO NELLA STORIA DEL PENSIERO OCCIDENTALE” DI FRANCESCO FARINELLA
Come da programma, nell’ambito del Festival, in anteprima, sarà presentato il libro L’inconscio e il sogno nella storia del pensiero occidentale di Francesco Farinella.
“L’inconscio e il sogno nella storia del pensiero occidentale” è un’opera di largo respiro su argomenti che hanno affascinato l’umanità da millenni. L’inconscio è l’“antro segreto” verso mondi sovrumani e divini a cui hanno accesso solo stregoni e sibille, mentre il sogno appare come un fenomeno misterioso dalle plurime interpretazioni: un messaggio degli dèi per gli antichi greci, una volontà divina o diabolica per gli uomini del medioevo, una “poesia” involontaria per i romantici, un fenomeno mentale per la prima psichiatria dinamica, collegato all’ipnosi e al sonnambulismo. Per Freud esso è “la via regia per l’accesso all’inconscio, un appagamento dei nostri desideri più nascosti”, mentre Jung aggiungerà: “Certo, vi sono anche sogni che rappresentano con chiarezza la realizzazione di un desiderio o un timore. Ma quante altre cose non ci possono essere nei sogni! Possono contenere verità inesorabili, sentenze filosofiche, illusioni, fantasie selvagge, ricordi, progetti, anticipazioni, come anche visioni telepatiche, esperienze irrazionali e Dio sa cos’altro ancora! Non dobbiamo mai dimenticare che quasi metà della nostra vita si svolge in uno stato di maggiore o minore incoscienza”. Con rigore storico e scientifico, Francesco Farinella ci accompagna attraverso le principali correnti filosofiche e psicologiche collegate al pensiero occidentale sull’inconscio e il sogno: dalle grandi costruzioni della psicoanalisi di Freud, della psicologia individuale di Adler e della psicologia analitica di Jung, alle fondamentali interpretazioni dei protagonisti post-freudiani e post-junghiani, fino ai fondatori della psichiatria fenomenologica. Il volume si configura come una considerevole mole di conoscenze, utile supporto per un’ampia categoria di lettori e soprattutto come un lungo viaggio in cui si percorre una parte fondamentale della storia del pensiero che riflette su sé stesso, aprendoci le porte della psiche e dei suoi misteri più enigmatici.